Monsignor Bruzzo Secondo
Monsignor Bruzzo Secondo
A cura di Sergio Bruzzone e Marco Bruzzo
Ringrazio Sergio Bruzzone e Marco Bruzzo che mi hanno messo a conoscenza dell’esistenza di Monsignor Bruzzo, una figura poco nota anche ai calicesi. Nasce a Carbuta il 2 Giugno alle ore tre di mattina dell’anno 1857 da padre Gio Batta Bruzzo e madre Teresa Scotto di Giovanni. Fu battezzato con il nome di Felice Secondo a Carbuta nella chiesa di S. Martino, il battesimo fu celebrato da Don Filippo Viola, mentre l’atto conservato in Archivio Storico Diocesano porta la firma del parroco allora in carica, Don Domenico Bolla.
Santuario di Nostra Signora della Guardia
È noto che l’edificazione del Santuario di Nostra Signora della Guardia risale all’anno 1859 su progetto del geometra Luigi Viglieri del quale non sono disponibili i disegni originali; tuttavia già un decennio prima gli abitanti di Eze si erano mobilitati per la costruzione, nel loro territorio, di una cappella da dedicarsi al culto della beata Vergine.
La Piaggio a Finale
Anche se l’azienda Piaggio non è collocata nel territorio del Comune di Calice Ligure, mi sembrava giusto inserire queste notizie nel mio sito. La Piaggio penso non sia solo dei finalesi, ma appartenga a tutto il comprensorio della provincia.
Le alluvioni del 1926 e del 1964Nel nostro territorio si sono verificate diverse alluvioni e queste hanno sempre creato danni alla strada Provinciale Finalborgo-Rialto ed in particolare al centro storico finalese. Una delle più tragiche certamente fu quella del Settembre 1900, ma anche quelle del 1926 e del 1933 crearono innumerevoli danni. Nel 1934 nel tratto del torrente Pora fra i Comuni di Calice e Rialto costruirono 8 dighe per diminuire la velocità dell’acqua nel tentativo di evitare questi pericoli. Il 1926 fu un anno tragico perché per ben due volte, il 3 Settembre ed il 19 Novembre, il torrente Pora esondò provocando frane e smottamenti, anche sulla strada provinciale, distruggendo terreni coltivati e allagando interamente il centro storico di Finalborgo.
Festa patronale di San NicolòSAN NICOLO’
La chiesa parrocchiale di San Nicolò conserva due simulacri del santo Titolare e Patrono: uno denominato “dei poveri” di proporzioni ridotte e attualmente restaurato; l’altro detto “dei ricchi” di dimensioni molto grandi e di epoca più recente. La festa è celebrata attualmente due volte all’anno: il 6 dicembre, giorno della ricorrenza tradizionale, in cui si onora la statua “dei poveri” con una funzione liturgica e senza manifestazioni esteriori con la chiusura delle scuole e degli uffici pubblici; quindi la prima domenica di maggio, con particolare solennità e con il trasporto in processione della statua “dei ricchi” (da alcuni anni, a causa dell’elevato peso, la statua non viene portata in processione).
Delitto Ca' De SaladaDELITTO CA’ DE SALADA L’Archivio Storico di Finale Ligure ci porta a conoscenza di un altro fatto delittuoso accaduto nel nostro paese nel 1653. Un funzionario di giustizia durante una perquisizione in una casa viene brutalmente ucciso con sedici colpi di “picozzino” dal proprietario. Riferisce Danello de Bonetti Baricello (capo della polizia) dell’uffitio criminale qualmente ha inteso da Pietro Massa quondam (fu) Giacomo della villa di Calice che nella detta villa è stato dato molte picozzinate sopra la testa a Bartolomeo Vendersio, fameglio (persona agli ordini del Baricello, fante) di questo uffitio da Nicolao Bastardo quondam Battista di detta villa in atto che il detto Bartolomeo d’ordine del signor Capitano di Giustizia (magistrato supremo del Finale), voleva circa l’hore diecinove in venti (ore 19 e 20, cioè 5 o 4 ore prima del tramonto – ore 24) di detto giorno intrare in casa di detto Nicolao Bastardo a farli una perquisitione et che il detto fante sta male, et quasi morto, che perciò ne da parte acciò si procedi come di ragione, et così incontinenti.
|
Cappella del Buon Consiglio (Eze)CAPPELLA DEL BUON CONSIGLIO (EZE) Dal catasto napoleonico (1810/15) terreno, palazzo e Cappella risultano di proprietà della Famiglia GIACHERI di Finalborgo, commercianti, probabilmente di tabacco. Questa famiglia sembra provenisse dal Piemonte e risiedeva a Finalborgo. Dal catasto del Settembre 1798 risulta che possedevano 2 case a Finalborgo, una chiamata da “Storace” del valore di lire 700, ed una seconda chiamata da “ Gallea” del valore di lire 300. I terreni a Calice erano gestiti da mezzadri mentre la casa era usata per la villeggiatura.
Un calicese sul TitanicNELLA TRAGICA NOTTE DEL 15 APRILE 1912 PERSE LA VITA ANCHE EMILIO POGGI, UN CALICESE CHE FACEVA PARTE DELL’EQUIPAGGIO IN QUALITA’ DI CAMERIERE DI CLASSE “E”, ALLA PAGA DI LIRE 3 STERLINE E 10 SCELLINI A VIAGGIO. E’ SEPOLTO A HALIFAX (NUOVA SCOZIA-CANADA). IL SUO NUMERO DI RICONOSCIMENTO E‘ IL 301.
Un po' di cronaca nera...È opinione diffusa che, in un piccolo centro, il decorso del tempo debba seguire un ritmo pacato, sereno e pacifico; tuttavia, pur nel paesino più sperduto può verificarsi che, dietro l’apparenza della normalità, affiori improvvisa la parte perversa e malvagia dell’animo umano. Questo per dire che anche Calice Ligure ha una sua cronaca “nera” da raccontare, anzi “nerissima”, essendo stato testimone nel passato di eventi sanguinosi. Si precisa che gli episodi riferiti sono realmente accaduti tre secoli fa e che sono stati tratti dai registri della Curia Criminale di Finalborgo, ora conservati presso il Civico Archivio Storico di Finale Ligure. L’anno preso in esame è il 1702: nel corso di esso si verificarono ben due azioni criminali scaturite dalla scelleratezza umana. Un delitto, consumato contro una sola persona, accadde in località “Costa” del quartiere Monte; l’altro più cruento, capitò nel quartiere di “Eze”.
|